La storia
L'esigenza di misurare il trascorrere del tempo era sentita fin dall'antichità. Il più semplice strumento realizzabile è stato la
meridiana, costituita al minimo da un palo infisso nel terreno, il cui uso è documentato in Cina a partire dal III millennio a.C. Fino a che la misurazione del tempo avveniva con le meridiane, la suddivisione del tempo prevalente era quella in cui l'ora era la dodicesima parte del ciclo diurno, dall'alba al tramonto. Era perciò più lunga d'estate e più corta d'inverno.
Lo svantaggio principale della meridiana è quello di non funzionare di notte o nelle giornate nuvolose!
Per questo motivo furono sviluppati orologi alternativi, basati sul progredire regolare di eventi. La clessidra per esempio è un semplice dispositivo basato sulla regolare fuoriuscita di acqua da un contenitore forato.
Nel corso del Medioevo furono inventati i primi
orologi meccanici: nel giro di un mezzo secolo, all'inizio del Trecento, molti campanili cittadini vennero dotati di orologio.